TETRACLUSTER
Il progetto TETRACLUSTER, band progressive metal calabrese, prende forma tra il 2020 e il 2021,nel bel mezzo dell’ormai nota situazione pandemica, per volere di Giovanni Andrea Dieni (già chitarrista dei IX- The Hermit), nel ruolo di chitarrista e cantante. Il nome della band rimanda, da una parte, al fascino del tetraedro, il più semplice dei poliedri formato da 4 triangoli; dall’altra al cluster, inteso come raggruppamento di pochi atomi.
Nel febbraio del 2021 si unisce alla line-up il batterista Alessandro D’Amico, vincitore dell’ultima edizione del “Tour Music Fest”, col quale prendono forma i primi riff e le prime idee musicali. A luglio dello stesso anno fa il suo ingresso Mattia Cubello (bassista dei DeaMantide dal 2018), seguito a distanza di pochi mesi da Domenico Corapi con tastiere e synth. La band affronta, a livello tematico, vari problemi sociali e ambientali provocati dalla società tardo-capitalistica in cui viviamo, con sonorità che mirano a una fusione del Rock Progressivo “classico” con le sfaccettature più moderne del genere Prog Metal.
I Tetracluster debuttano dal vivo nel 2022 alla rassegna “Marley Session Open Mic” tenuta all’Hub di Cosenza e svolta in partnership con Calabria Sona, si esibiscono al prestigioso South Bike Show di Sibari in compagnia di pilastri dell’underground come gli El Rojo e dopo svariate altre date aprono al Morano in Rock, importante rassegna di musica emergente, seguiti da Deep Valley Blues e La Faida, e nella fine del 2022 condividono il palco con gli Strike Avenue, da 15 anni attivi nel panorama metal Calabrese, nello spazio occupato ‘Aula Studio Liberata’. Il 26 Febbraio del 2023 il gruppo calca per la prima volta il palco del MOOD Social Club, Live club principale di Cosenza. La Band è in fase di composizione, col progetto di rilasciare un EP di debutto nei prossimi mesi. Formazione Giovanni Andrea Dieni (Chitarra e voce) Mattia Cubello (Basso) Domenico Corapi (Tastiere e Synth) Alessandro D’Amico (Batteria)
Come sono i live dei TETRACLUSTER
Un’esplosione di riff intricati che mescolano la pesantezza del metal alla dolcezza del piano, degli arpeggi fra il jazzistico e il bucolico e tanti assoli di chitarra e tastiera. Si può pogare e sognare nell’arco dello stesso brano