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SOUTHLANDS

Southlands
Southlands


I Southlands nascono nel 2001 in territorio Oltrepò, nel sud della provincia di Pavia. La Band in origine era costituita da Roberto SEMINI (chitarra) – Riccardo CALDIN (basso) – Michele ROMANI (batteria) – Dario SAVINI (voce) – Marco ROVINO (chitarra/cori) e lo scopo della loro unione è stato sin da subito di interpretare brani del genere conosciuto come “rock americano”, repertorio che porterà questi musicisti a esibirsi negli anni in locali e festival in giro per l’Italia ed in Svizzera.

Ben presto, parallelamente all’attività live, nasce l’esigenza di comporre brani inediti e nel 2009 esce l’album “The Mornig Sky”, nato con la collaborazione del produttore Massimo VISENTIN. Il lavoro ottiene buoni riscontri dalla critica musicale del settore, vince “Obiettivo Bluesin” e porta i Southlands sul palco del Pistoia Blues Festival al fianco di artisti del calibro di Larry Carlton e Premiata Forneria Marconi.

Nell’anno 2010 la Band partecipa alla registrazione di un tributo a John Lennon per la ricorrenza trentennale della sua scomparsa, rivisitando il brano “NORWEGIAN WOOD”. Alla fine di quell’anno Marco ROVINO lascia la Band, ma l’attività musicale prosegue sostituendolo all’occorrenza con altri chitarristi della zona, vicini al genere musicale proposto, fino alla decisione di rimanere in quattro a portare avanti la propria musica. Nel 2013 il “quartetto” partecipa al 50° Anniversario dell’uscita del primo disco dei Rolling Stones, rivisitando il brano “I’M FREE” con la collaborazione della voce solista di Sara CANTATORE, della chitarra ritmica di Marcello GIUNTA e dell’hammond di Fabrizio CALAGNO.

Dopo questa esperienza per i Southlands i tempi sono maturi per continuare nella propria espressione artistica dando nuovamente vita a brani inediti, figli delle passate esperienze e collaborazioni musicali e nel 2015 entrano in studio di registrazione. Contemporaneamente la Band porta avanti le esibizioni dal vivo, sebbene in misura molto ridotta, rivisitando parte del repertorio.

Le registrazioni si protraggono per diverso tempo, alcune volte rallentando e addirittura qualche volta fermandosi del tutto. Intanto le collaborazioni si susseguono nel tempo e gli “amici musicisti” che prestano la propria arte ed il loro strumento aumentano sempre più, così come le sonorità ed i colori del lavoro artistico in fase di sviluppo.

L’anno 2023, con l’entrata stabile nella formazione originale del chitarrista Fabrizio SGORBINI, vede un notevole incremento “dell’attività live” ed un’accelerazione artistica da parte dei neo Southlands che li porta ad ultimare le poche registrazioni mancanti, il missaggio eseguito da Marco Alberto MATTI (CASEMATE RECORDING STUDIO) ed il Mastering eseguito a Chicago da CARL SAFF portano finalmente alla luce l’album “STILL PLAY’N “, uscito il 10 maggio 2024 con Etichetta APPALOOSA Records, disponibile su tutte le piattaforme web ed acquistabile in versione CD per i nostalgici.

Nell’estate 2024 la Band si impegna nel promuove il proprio lavoro discografico attraverso interviste in Radio, Articoli e Recensioni sul Web ed eseguendo diversi concerti dal vivo. Nel mese di settembre i Southlands vincono a livello nazionale il BORGOSOUND Festival a Parma come miglior Band live, grazie anche ai propri inediti apprezzati dalla Giuria e dal pubblico. Nel gennaio 2025 la Band entra in sala prove per iniziare a comporre testi e musica per nuovi brani, che entreranno a far parte del prossimo Album.

I concerti sono carichi di energia e vibrazioni, la band dal vivo esprime il meglio, comunica forti emozioni e la solidità della propria musica, sul palco e fuori si percepisce un “sound personale” ottenuto grazie ad un lungo percorso dei musicisti fatto assieme, attraverso concerti, studio di registrazione e vita privata, condivisione per circa 25 anni di gioie, dolori – alti e bassi artistici e personali come succede in una “grande famiglia allargata”, ma tutti caratterizzati da una grande tenacia nel non mollare mai grazie alla passione per la musica. Si possono alternare set totalmente elettrici e set elettroacustici, anche in versione ridotta (trio), la Band a volte si completa sui grandi palchi integrando il quintetto con un organo hammond/piano/rhodes.




LOWAVE

LOWAVE
LOWAVE
LOWAVE



Nato nel 2000 a Monza, Alessandro Franchetti, in arte LOWAVE, si esprime con la musica fin da piccolo. Grazie al pianoforte in casa della nonna paterna scopre il suo amore per l’espressione artistica. Le sue radici italo-spagnole lo portano a ispirarsi a una vasta gamma di artisti e di sonorità. 

La sua carriera musicale inizia ricreando per gioco le sue canzoni preferite su un’applicazione del suo tablet, per poi passare a software di produzione veri e propri, dove produce i suoi primi brani originali. Oltre a produrre su pc, suona anche tastiera, chitarra e ukulele in una piccola band da lui fondata. 

Nel 2021 pubblica il suo primo EP insieme a V-Nox, chiamato REP, una piccola raccolta di brani hiphop originali con cui i due artisti vogliono gettare le basi della propria reputazione. 

Nel 2022 pubblica insieme ad altri cinque artisti il disco ARCANA MIXTAPE V.1, un concept album in cui ogni canzone si basa in sonorità e significato su un arcano maggiore delle carte dei tarocchi.

Nel 2023 pubblica il singolo FINISCE COSÌ, dove racconta della fine di una relazione complicata, dove per quanto ci si provi a evitare che succeda, finisce sempre allo stesso modo. L’ultimo singolo pubblicato è FESTA, insieme a STEVA.

Sono un cantautore e produttore, dato che il mio repertorio non è immenso solitamente suono con un collettivo di ragazzi della mia zona, abbiamo suonato allo Zeguina di Monza, organizzato live al Gasoline Cafè di Lissone, suonato al Ronkostock di Ronco Briantino e performato per l’apertura dello skate park di Lissone





BRENNEKE

BRENNEKE
BRENNEKE
BRENNEKE
BRENNEKE



BRENNEKE, al secolo Edoardo Frasso, nasce a Busto Arsizio (VA) nel 1989. La sua attività solista inizia nel 2009, a 20 anni, con la pubblicazione di alcune canzoni sparse nei meandri del web. A partire dall’uscita dell’EP Brenneke (2013) comincia anche la sua attività live, divisa tra set in solitaria e formazioni variabili, che lo porta su palchi di ogni tipologia in tutta Italia. Nel 2016 esce il suo primo album autoprodotto, Vademecum del Perfetto Me, al quale segue un lungo tour che lo porta a suonare al fianco di tutti gli artisti di spicco della scena indipendente, fino alla realizzazione nel 2019 del secondo lavoro in studio, Nessuno Lo Deve Sapere (Vetrodischi).

Nello stesso anno esce Da Dove Proviene il Rumore, compilation contenente alcune vecchie canzoni e versioni alternative. Nel 2020 crea la newsletter Ragnatele, un progetto che racconta l’esperienza di un musicista indipendente in Italia.  Nel dicembre 2022 esce per Vetrodischi la prima parte del suo nuovo album, Ogni Mai Più (Vol. 2), seguito nel settembre dell’anno seguente dalla seconda parte. Ogni Mai Più (Vol. 3) esce nel giugno 2024 e completa la trilogia.

I live di Brenneke si dividono in due categorie. Quelli con la band, elettrici, tirati, corali. Quelli in solitaria intimi e avvolgenti





FEDERICO ORLANDO




FEDERICO ORLANDO è un fisico prestato alla canzone d’autore (o il contrario, punti di vista). Cresciuto a pane e cantautori italiani e americani, suona e scrive da svariati anni, ma solo in tempi recenti si è affacciato per davvero sulla scena musicale; il suo primo singolo, Dopo Di Noi Il Diluvio, è uscito a ottobre 2023. È stato finalista del New Sounds of Acoustic Music (Cremona, 2018 e 2021) e del Premio Arte d’Amore (Verona, 2024). Gli piace esibirsi voce e chitarra, fondare collettivi con gli amici, prendere spunto dalla letteratura e tradurre Dylan in italiano. Attenzione: si arrabbia se lo chiamano cantautore indie.

I suoi live sono “Intimi, voce e chitarra, tendenzialmente solo inediti (cover occasionali solo in caso di set lunghi)





CASTA



Dopo l’avventura nei Two Hicks One Cityman, ho deciso di invertire l’ordine dei fattori, rimescolare gli ingredienti, lasciarmi trasportare dalla magia e dalle emozioni provate dopo un viaggio a New York. Il progetto CASTA nasce proprio da questa esigenza ed influenza.

Al mio fianco c’è sempre il batterista Giorgio Caiazzo, con il quale ho condiviso le avventure dei Two Hicks One Cityman e prima ancora dei Quarter Past One. 
Insieme abbiamo dato una struttura e un sound definitivo al progetto, con brani che vanno dall’r’n’b all’hip hop più ‘melodico’, con suoni di synth alla Dr. Dre e chitarre alla Tom Misch, passando anche per atmosfere più astratte e malinconiche in stile Porches. Nel 2021 nasce l’EP “Straight Outta 1991” che apre al nuovo sound della band.

Due anni dopo esce “Noise in the Hood”, un disco più maturo, che spazia da momenti dichiaratamente pop a melodie elettroniche che che si fanno jazz, r’n’b, hip hop; dando vita a qualcosa di straordinariamente solare e cangiante. Sul finire del 2023 il duo diventa trio, con l’ingresso di Giovanni “Gioz” Scarduelli al basso.
Nel corso di questi anni post-pandemia abbiamo portato il progetto Casta in giro per tutta Italia, da Trieste alla Sicilia, passando per Milano, Brescia, Modena, Pescara, Roma, Napoli e la Puglia.

Pensiamo che il live sia il nostro ambiente naturale, suoniamo le nostre canzoni con un set standard e, ri-arrangiate, in set acustico. Batteria e pad, Basi, Chitarra, Synth e Basso. Un’ora abbondante di repertorio, che organizziamo ad hoc per location e pubblico. Ci piace dialogare con la gente e ci lasciamo andare volentieri, ma il nostro obiettivo è suonare bene i nostri pezzi e far conoscere la nostra musica.





PICCOLI BIGFOOT



PICCOLI BIGFOOT è un cantautore mutante folk punk. Dal 2019 comincia l’attività live, chitarra voce, suonando in apertura a band come Tre Allegri Ragazzi Morti, Giorgio Canali, Le Madri degli Orfani ecc.. e suonando un po’ ovunque. Nel giugno 2021 esce “Tra Bergamo ed il Far West” il suo primo disco che lo porta in giro per l’Italia con la fantastica Bigfoot Band. Nel 2024 uscirà il suo secondo disco sempre in compagnia della mitica band.

I live di Piccoli Bigfoot sono come le onde del mare, un’ alternanza di profondità e travolgente voglia di fare festa





FRANCES ARAVEL

FRANCES ARAVEL
FRANCES ARAVEL
FRANCES ARAVEL
FRANCES ARAVEL



FRANCES ARAVEL è una cantautrice e porta la sua musica inedita con l’aggiunta di qualche cover in qualsiasi porto le permettano di suonare, al momento in duo. Promette live “d’atmosfera, rilassanti e sviaggioni“.





JIM MANNEZ



JIM MANNEZ, al secolo Andrea Manenti, è un musicista della bergamasca in attività da circa un ventennio. Iniziata la carriera da punk con gli OGM, cresce nell’ambito alternative della provincia fra Rats in Cage, Verlaine in Noise e Sick Flowers fino a raggiungere una certa stabilità artistica con il progetto di più lunga durata (dodici anni o giù di lì) Le Madri degli Orfani, alternando nel frattempo il lavoro come strumentista in Palinka e Ivani. Recentemente ha deciso di dare avvio a una carriera solista di stampo cantautorale.

La poesia del cantautorato acustico unita alla follia e alla rabbia del punk. Una chitarra acustica, una voce, tanta voglia





CHRYSARMONIA



Band Lombarda, cresciuta sull’asse Milano/Pavia, genere Alternative Metal / Hard Rock (ma qualcuno del settore musicale pensa che possano aver creato un nuovo sottogenere, definendoli Hard Soul, o Heavy Blues). 

Il progetto CHRYSARMONIA nasce a metà 2017 da un’idea dei quattro musicisti: Vania Guarini (compositrice, autrice e voce), Fabio Chiappella (batteria), Davide Paggiarin (chitarre) e Simone Pampuri (basso). Già cover band “5 A CASO” da quasi un decennio, i quattro decidono di dare spazio a qualche inedito composto dalla vocalist Vania, proponendone alcuni durante i loro concerti e ricevendone critiche positive. Sollecitati da questo interesse, decidono quindi di dare più spazio alla loro creatività, concentrandosi nella realizzazione dei loro brani. Vania realizza in prima battuta i brani (musica e testi). La cantante compone melodie, armonie e strutture basandosi sulla sua voce tipicamente soul, accompagnandosi al pianoforte o con la chitarra acustica. È ispirata particolarmente dalle caratteristiche dei suoi compagni che conosce intimamente. Infine, la creatività individuale dei singoli durante gli arrangiamenti, crea un mix particolare difficile da ingabbiare in un preciso genere. 

Dopo l’EP di debutto “Metamorphosis” uscito nel 2019, seguito da 2 singoli “Fast” (2019) e “Desert” (2022), disponibili su tutti i digital stores e con relativi video, la band decide di fare il grande passo e di produrre il loro primo Full Length “Fly Me To The Sun”. 

L’Album è composto da 12 brani orecchiabili e scorrevoli che si muovono tra i diversi stili musicali. Dal Blues al Jazz, dal Rock al Metal, e come sempre con quel Soul tipico della voce dei Chrysarmonia. 

“Fly Me To The Sun” è disponibile dal 28.10.2022 nei principali digital stores e in formato fisico CD. Quest’ultimo include la Bonus Track “Desert” e un booklet di 16 pagine con le foto artistiche del bravissimo Art Photographer Fabio Oriani e tutti i testi dei brani.





LE ROSE E IL DESERTO



LE ROSE E IL DESERTO è il progetto artistico di Luca Cassano (Corigliano Calabro, 1985), un po’ calabrese, un po’ pisano, attualmente milanese. Come un Tuareg, Luca osserva le dune metropolitane alla ricerca delle poesie che spontaneamente affiorano dalle sabbie della sua immaginazione.

Il testo è al centro della sua ricerca: il suo interesse è nei suoni e nelle immagini che le parole da sole, anche senza musica, sono in grado di evocare. Le rose e il deserto ha pubblicato l’EP “Io non sono sabbia” (PFMusic) nel Giugno 2020 e la raccolta di poesie “Poesie a gettoni vol.1” (autoprodotto) nel Marzo 2021. Nell’autunno 2022 esce il secondo disco “Cocci parsi” (PFMusic).

Le rose e il deserto ha avuto il piacere di aprire i concerti di Giorgio Canali, Gnut, Bianco, Nicolò Carnesi, The Niro, Francesco Forni, kuTso, Sandro Joyeux, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni, Livia Ferri, Andrea Labanca e Rufus Coates & Jess Smith. Fra gli altri, Le rose del deserto ha avuto l’opportunità di suonare a Milano nei circoli Ohibó, Bellezza, Mare Culturale Urbano e allo storico Legend Club, al circolo Tambourine di Seregno, al salotto di Mao a Torino, a Ferrara per la rassegna Il silenzio del cantautore, a Roma per la rassegna Piccoli concerti, al Joe Koala ad Osio Sopra, al teatro San Teodoro di Cantù, al circolo Scuotivento di Monza, al Catomes tot di Reggio Emilia.

I live de Le rose e il deserto sono dei viaggi intimi fatti di chitarra, voce, racconti e poesie. Dal settembre 2018, Le rose e il deserto ha portato le sue canzoni e poesie in giro per teatri e locali, principalmente a Milano e nel nord Italia. Nell’autunno 2022 si sono aggregati al progetto Agostino Marino (contrabbasso), Fabio Greuter (fisarmonica) e Lucio Sagone (batteria).

LE ROSE E IL DESERTO