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TOM ARMATI

TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI
TOM ARMATI




La prima volta che tocca una chitarra, rompe subito una corda e con le restanti cinque compone la sua prima canzone. Da allora TOM ARMATI non ha mai smesso di scrivere musica e parole. Nel maggio del 2015 pubblica il suo primo disco ufficiale “Nei migliori negozi di dischi”: una manciata di canzoni pop che attingono con ironia pungente e disinvolta ai paradossi della vita quotidiana. Sono brani che fanno sorridere, ma sotto sotto anche riflettere. Dal vivo, Tom Armati si accompagna generalmente con la sua band con cui negli ultimi anni ha calcato i palchi dei principali locali di Roma, arrivando anche all’estero con alcune date in Belgio. Nel 2018 entra tra i 68 finalisti di Sanremo Giovani con il suo brano no-sense “Sa Sa Prova”. Nel luglio 2019 è semifinalista al Premio Lunezia ad Aulla. Nel 2021 esce il nuovo singolo “Tutto Sbagliato” che anticipa il secondo disco e il cui videoclip d’animazione, realizzato dall’artista spagnolo Max Rampone, è tra i finalisti del Premio Italiano Videoclip Indipendente del Mei. A marzo 2022 esce il suo secondo disco “Tommasochista”, distribuito da Artist First, e pochi mesi dopo il suo singolo estivo “Pedalò”. A febbraio 2023 partecipa a Sanremo, con il brano “Luigi, ho sognato che morivi”, alle finali del Premio Pigro dedicato a Ivan Graziani.

I miei live sono sempre diversi uno dall’altro. Sul palco ogni volta c’è una formazione diversa e questo dà un sapore nuovo alla performance a volte più intima, a volte più caciarona. La sostanza la fanno le mie canzoni che sono ironiche ma che hanno sotto un significato. Il pubblico generalmente ride ma si porta a casa anche qualche messaggio. E poi in qualche punto viene anche chiamato a cantare e essere parte integrante dello show





IN JUNE




Gli IN JUNE sono DANIELA ‘DAN’ MARITI (voce e chitarra), MARA GRAZIANO (batteria) e PIERPAOLO IULIANELLO (basso).

Si formano nel giugno del 2018 a Roma, dove iniziano a lavorare su brani originali mentre affinano le proprie capacità live sui palchi migliori della capitale e non. Nel 2020 pubblicano i primi tre singoli ‘YEARS’, ‘AFTER MIDNIGHT’ e ‘HOME’ accompagnati da tre video pubblicati su Vevo.

I tre singoli vengono poi seguiti dal loro EP di esordio “COMMON GROUNDS” uscito nell’ottobre del 2021. Tra esperienze live nazionali e internazionali, come SOFAR SOUNDS a Madrid e la rassegna Retape di Ernesto Assante all’Auditorium Parco della Musica a Roma, riconoscimenti ed esperienze formanti, gli IN JUNE sono tornati in studio nel 2023 per rilasciare il singolo “WORK IN PROGRESS” il 2 febbraio 2024, che anticipa un EP di 3 brani, “COLLAPSE”, in uscita nei primi mesi di quest’anno.





GUIDOBALDI

GUIDOBALDI
GUIDOBALDI
guidobaldi
GUIDOBALDI




Matteo Guidobaldi, in arte GUIDOBALDI, è un cantautore romano, classe 1994. Ha fatto il suo esordio nel 2018 pubblicando, con Sbaglio Dischi, i singoli “Cartolina Portuense” e “Lungotevere”. Nel 2021 è uscito il suo primo LP “Scusate il ritardo”, prodotto da Marco Proietti e distribuito da Believe, seguito, a novembre, dal singolo “Dire mi manchi”, con cui ha vinto il contest LazioSound 2023 per la categoria “Songwriting Heroes”. Grazie a questo premio, ad agosto, con la sua band, è salito sul prestigioso palco dello Sziget Festival di Budapest. Il suo sound è un incontro tra la musica leggera italiana e il britpop. Ama esibirsi dal vivo e negli anni ha avuto l’opportunità di aprire i concerti di artisti della scena indipendente italiana quali Eugenio In Via Di Gioia, Margherita Vicario e Avincola. Attualmente è al lavoro al suo nuovo disco.

Come sono i live di GUIDOBALDI

Offro due tipi di live a seconda delle esigenze e dal cachet: il live acustico (da solo o in duo) è molto coinvolgente e intimo allo stesso tempo, spesso il pubblico è tirato in ballo per aiutare la riuscita del tutto con cori o battendo le mani; mentre quello in elettrico è concepito come un concerto di una rock band quindi grande coinvolgimento, molto movimento sia sopra sia sotto al palco.





PANDEMONIUM CARNIVAL



I PANDEMONIUM CARNIVAL, band Punk-Rock “Horror” di Roma nasce nel 2013 dallo scioglimento dei Killer Tomatoes, in voga nell’underground italiano tra gli anni 90/2000, da due dei quattro componenti, Esky e Si-J. La formazione attuale è composta da Esky (voce), Zico (chitarra), Si-J (batteria) e Grery (basso) che hanno sostituito il primo bassista, Skino, presente fino al 2018. Il nuovo nome, Pandemonium Carnival, prende ispirazione da il romanzo Something Wicked This Way Comes scritto da Ray Bradbury. Con due dischi pubblicati, “Pandemonium Carnival” e “Pandemonium Carnival II”, entrambi realizzati a Roma, nello studio di registrazione HombreLobo, i Pandemonium Carnival si fanno conoscere anche fuori dall’Europa, raggiungendo un buon seguito anche in America del Sud.





BRIGATE ROCK



Sono un cantautore, il mio repertorio si avvale di inediti stile American Folk Rock e cover da Cash a Springsteen. Ho suonato in molti locali sia in Italia che in Europa. Le ultime esibizioni sono state a Londra, Bruxelles, Innsbruck e in numerose piazze d’Italia come Street Rocker. I miei live sono in stile American Songwriter. Accompagnato da chitarra e loop station.





VALERIO SANZOTTA



VALERIO SANZOTTA è un cantautore e filologo romano, che vive tra Roma e Innsbruck: è ricercatore di latino moderno presso l’Università di Innsbruck e docente a contratto di filologia italiana presso la
“Sapienza” Università di Roma.

Nel 2018 ha pubblicato con VREC/Davverocomunicazione il suo secondo lavoro “Prometeo Liberato” a 10 anni esatti dalla sua partecipazione a Sanremo 2008 con brano Novecento (EMI music) che dava anche il titolo al suo disco d’esordio. Nel 2020 è uscito il suo terzo album, dal titolo Naked (oltre lo specchio), anticipato dal singolo It’s Sunday in this mirror, realizzato con Diana Tejera in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Naked vede anche la partecipazione straordinaria di Giulio Casale, alla cui voce è affidata la lettura di una poesia a conclusione dell’album. I tre lavori di Valerio, e in particolare i due più recenti, contano numerosissime recensioni sulle riviste specializzate, cartacee e sul web, così come moltissime sono le interviste che Valerio ha realizzato nel corso degli ultimi anni (tutte reperibili sui canali social dell’artista). L’artista si esibisce regolarmente da solo o in quartetto, composto da Valerio stesso e da Fernando Pantini alle chitarre, da Fabrizio Fratepietro alla batteria e da Pietro Casadei al basso. Il suo quarto album è in uscita per il 2024 con la produzione di Marco Olivotto.

Oltre all’attività di musicista, Valerio ha pubblicato, alla fine del 2021, una raccolta poetica dal titolo Infinito sereno autunnale, apparsa sulla prestigiosa rivista PioggiaObliqua.





ROBERTO BILLI




ROBERTO BILLI è un cantautore folk rock.
È stato il fondatore e voce storica de “I ratti della Sabina” per cui ha composto la maggior parte dei brani che hanno caratterizzato il successo della band come “Il funambolo”, “La tarantella del serpente”, “Lo scemo del villaggio”, “La morale dei briganti”, “Circobirò” e tanti altri.
Dal 2010, anno in cui si è interrotta l’attività della band, ha intrapreso la strada solista ma sempre con una band al seguito, realizzando lungo il percorso tre dischi “Diario di un equilibrista”, “Modernamente démodé” e “Perle d’insaggezza”. Grazie a questi lavori ha messo in scena centinaia di concerti in tutta Italia e diversi spettacoli di teatro canzone. E’ presente su tutti i Social e le sue canzoni possono essere ascoltate su tutte le più conosciute piattaforme di download e streaming. Attualmente sta presentando in giro per l’Italia il suo nuovo disco “Come un’isola” insieme ai suoi inseparabili musicisti.

Roberto Billi: voce, chitarra acustica, armonica e flauto traverso

Antonello D’Angeli: cori e chitarra acustica

Giorgio De Toma: violino

Giovanni Di Folco: fisarmonica

Manlio Torroni: chitarre e banjo

Giulio Scipioni: chitarre e mandolino

Giacomo Chiaretti: basso elettrico

Enrico Brunori: batteria e percussioni





KINGS OF SUBHUMANS




I KOS – KINGS OF SUBHUMANS sono un alternative power rock duo indipendente di Roma. Nati nel 2015 dall’incontro musicale tra MARK JORDAN MENDAX (voci, chitarre e parole) e ANGELO PALMA (batterista e produttore) entrambi provenienti da diverse esperienze (Neurotika, Biorn, Bless the Donkey) iniziano a suonare le canzoni che avrebbero dato corpo e vita al loro primo album PLASTIC SINNER, realizzato nel 2017.

PLASTIC SINNER è stato registrato nel 2016 da ALESSANDRO GAVAZZI nel suo Hell Smell Studio” di Acilia (Roma). L’album è stato accompagnato dall’uscita di due videoclip, WHO SHOT THE RABBIT? (SPREAD YOUR LOVE) realizzato da Giacomo Spaconi e PLASTIC SINNER girato da Alessandro Rosa con l’editing di Giacomo Spaconi e Claudia Nanni. Sia per le sessioni di registrazione sia per le performances live di PLASTIC SINNER i KOS si sono avvalsi della collaborazione del bassista GIACOMO NARDELLI per poi decidere di proseguire con la formazione a due.





BOMBAY



Estate del 2014, al tramonto sulla spiaggia della Lecciona a Viareggio, nasce la prima strofa di “Maledetta Estate”, pezzo che farà da traino al primo disco “Bombay”.

Da quel momento in poi sono arrivati quattro dischi, centinaia di versi, strofe, ritornelli, slogan, melodie. I pezzi di BOMBAY sono un modo istintivo per liberarsi e per raccontare storie.

“Faccio musica perché mi piace e al meglio delle mie possibilità”: la musica di Bombay  non rincorre un traguardo o una speranza.

 “Faccio tutto da solo (e con gli amici), perché è divertente e appassionante”: Bombay crede nel potere salvifico del DIY

“Mi tengo alla larga dalle religioni, dai fascisti e dai razzisti, e dagli omofobi.
E dalle autovetture”: la musica di Bombay è triste, tenera, onesta, ingenua. E stonata.

Bombay scrive canzoni e le canta (quasi sempre) da solo. 

Discografia:

Bombay – 2015 (self released)

Numero 2 – 2016 (self released)

Ritratto di Bombay – 2017 (self released)

ALBUM – 2020 (self released)

New record – (sometime in 2024)





GIOBBE

GIOBBE
GIOBBE
GIOBBE
GIOBBE



Nato a Napoli e cresciuto a Capua, in provincia di Caserta. A casa si ascoltava tanto i Beatles e tanta musica internazionale, oltre a Pino Daniele ed altri cantautori italiani, quelli con le belle melodie. Nel 2000 inizia a suonare con “Sir Psycho Sexy”, in seguito diventati gli “Sleeping Beauty”, che per quasi una decade auto producono i propri dischi facendo concerti in giro e fondo cassa per tale scopo. Gli Sleeping Beauty fanno tanti concerti, tantissime prove in sala, tanta ricerca, partecipando anche a festival di rilievo ed aprendo concerti a gruppi come Meganoidi, Giardini di Mirò, A Toys Orchestra ed altri. Sciolti gli Sleeping, inizia con “The Disappearing One”, altra band che suona tantissimo, auto producendo tutti i propri dischi ed aprendo concerti di gruppi come Perturbazione, The Niro (con cui poi si realizzò un duetto nell’ultimo disco), Benvegnù, Malfunk, Plan De Fuga e molti altri. Nel 2015 il primo lavoro da solista e a suo nome, ovvero GIOBBE, dal titolo “About Places”, coprodotto con la “I Make Records”, etichetta indipendente di Francesco Tedesco. Il secondo disco esce nel 2018 e si chiama “Beneath the Looming Blanket”, anche questo coprodotto con la “I Make Records”. Poi arriva la pandemia, si ferma tutto. GIOBBE stava già scrivendo le canzoni per il nuovo disco ed aveva già in mente il titolo: “Gentle Dwellings”. Con gli amici musicisti, gli stessi che poi avrebbero registrato il disco una volta usciti dai vari lockdown, si sono scambiati file a distanza, ognuno registrando le proprie idee dal sicuro delle rispettive “dimore gentili”.

GIOBBE si propone dal vivo accompagnato da Marco Normando al basso (Malmo, The Disappearing One, Danjlo), Andrea Freschi alla chitarra (The Disappearing One), Vincenzo de Lucia alla chitarra (Malmo, The Disappearing One, Danjlo) ed Andrea Gallicola alla batteria (The Disappearing One). Il live proposto sarà dunque un viaggio alternative folk rock, tra sonorità d’oltreoceano e richiami alla musica degli anni ‘90, mescolando le nuove canzoni con alcune delle più significative dei dischi precedenti.