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PUSH AGAINST NEW FAKES

MICHELE "PANF" MANTOVANI
MICHELE “PANF” MANTOVANI
MICHELE “PANF” MANTOVANI
MICHELE “PANF” MANTOVANI



Push Against New Fakes è il progetto elettronico di  Michele Panf Mantovani e vede la luce nel 2012. Da allora ad oggi ha pubblicato diversi album ed EP per  labels italiane e straniere, oltre a diversi remix. Nel 2018, dopo l’uscita di “Be Kind”, ha iniziato a  presentare il proprio progetto in versione live,  collezionando più di 20 date solo in quell’anno in giro  per l’Italia. Negli ultimi periodi si propone quasi  esclusivamente in versione dj-set mescolando la propria  musica con quella di altri artisti, rimanendo nell’ambito  della Techno melodica. 

Tra le cose degne di nota, nel 2020 il brano “Clouds” è  stato inserito nella compilation “Tour de Traum XX”,  pubblicata dalla label tedesca Traum Schallplatten,  etichetta ben conosciuta nell’ambito della musica  elettronica che in passato ha lavorato con artisti quali  Adam Beyer, Max Cooper, Minilogue, Extrawelt e molti  altri. 

Nel 2021 un’altra label tedesca, la NOWN, ha distribuito  l’EP “Pure”, contenente 5 brani mixati dal produttore  berlinese Hannes Bieger; Pure è stato distribuito in  vinile in Italia e Germania. 

Discografia: 

– Push Against New Fakes (2012 – album autoprodotto) – Any Color You Can’t See (2014 – Phonocake) – im[m]or[t]ality (2016 – Phonocake/Stato Elettrico) – Be Kind EP (2017 – Falerna) 

– Asleep EP (2021 – Elettra Music)

– Pure EP (2021 – NOWN) 

– Blossoms EP (2022 – Syncable Records)





MARTIN HESTA

MARTIN HESTA
MARTIN HESTA
MARTIN HESTA
MARTIN HESTA



MARTIN HESTA nasce e cresce a Milano. Dopo la conclusione del suo percorso di studi con risultati alterni, intorno a vent’anni durante un viaggio in Canada con zaino tenda e fornello lavorando in alcune fattorie della British Columbia, scopre il lato agricolo della vita. Da allora inizia a girovagare tra aziende agricole ed agriturismi come contadino e giardiniere. Dopo anni passati ad accumulare esperienza, riesce a realizzare il suo grande obiettivo, quello di avere una cascina di proprietà, la sua attuale base, una struttura isolata risalente alla fine dell’800 nell’Appennino piemontese-ligure, dove vengono registrati i suoi brani nel piccolo studio ricavato in una mansarda. 

Nel frattempo prima di arrivare a questo punto, ancora prima di scoprire la passione per il mondo naturale, trova in giovane età quella della musica che da più di 15 anni lo accompagna in qualsiasi momento della propria vita. Muove i propri passi nel circuito punk hardcore come chitarrista e nel corso degli anni matura esperienza sia in studio sia dal vivo, visitando locali e centri sociali in Italia ed Europa, girando con furgoni scassati e dormendo a casa dei promoter del luogo, se non direttamente sul palco. Bellissimi ricordi.  

Dopo aver accumulato esperienza con diversi gruppi, decide di intraprendere una carriera solista e trascorre gli ultimi tempi a sviluppare il suo stile e a lavorare al suo nuovo progetto musicale. MARTIN HESTA






THIS IS WATER

THIS IS WATER
THIS IS WATER
THIS IS WATER



This Is Water è l’ultimo progetto musicale di Damiano De Filippo, songwriter italiano con quasi 20 anni di musica alle spalle.Dopo alcuni progetti musicali degni di nota, all’età di 20 anni Damiano decide di allontanarsi dalla monotona provincia per cercare fortuna in Svezia e in Spagna, dove continua la sua attività di musicista. Molte le esperienze accumulate, la vita vissuta, ma Damiano sente il bisogno riavvicinarsi alle proprie radici e alle amicizie più autentiche, così nel 2018 fa ritorno in Italia. Il primo progetto nato dopo il ritorno in Italia è Icona B (Icona.B (@icona.b) • Foto e video di Instagram), progetto indie da cui nasce “Pianura”, un disco uscito nel 2020 per LaRoom Records.

Dopo la parentesi con IconaB Damiano avvia il progetto This is Water con Alessio Spinelli, suo compagno in band precedenti. Da qui nasce la voglia di dare forma alle molte idee musicali nate negli anni all’estero, da cui This Is Water prende forma. E’ un tuffo dentro un diario segreto, un’introspezione profonda dove le chitarre acustiche e la morbidezza della voce accompagnano l’ascoltatore dentro un turbinio di emozioni in uno show essenziale, autentico e diretto al cuore.






ILSOGNODIPROMETEO

ILSOGNODIPROMETEO
ILSOGNODIPROMETEO



Una canzone per confortarsi, ma anche per dire ANCHE NO: ALESSANDRO ORLANDO, alias artistico del cantautore ILSOGNODIPROMETEO, parla alle nostre debolezze e pubblica un nuovo singolo di forte impatto, anche perché associato a un video bello e straniante.

“Era un periodo particolare – racconta ILSOGNODIPROMETEO – di una certa “stanchezza” a livello artistico e umano, eravamo appena andati da un produttore che aveva detto che le mie canzoni gli piacevano molto ma non sapeva come piazzarle, io cercavo di capire cosa mancasse, quale fosse l’ingranaggio che in un certo senso non funzionava. E in quel momento volevo solo qualcuno che diceva “va bene già così, va bene quello che sei, e va bene dove sei”, e credo che la canzone fosse un modo per dirmelo.

Più spesso di quanto si pensi tutto questo cercare di migliorarsi, di aggiungere qualcosa, di essere più motivati, in fondo ci rende solo più infelici e può illuderci allontanandoci da ciò che siamo. E forse è simile a quello che succede quando presentiamo la nostra persona alla società cercando di fare una buona impressione rispondendoci ai nostri “come va?”

La canzone non vuole essere un giudizio “alla società”, tutti a volte ci impicchiamo da soli in conversazioni che non vogliamo portare avanti, o magari che vorremmo poter portare avanti in modo più genuino, senza tutte quei riempimenti di parole dette per riempire il silenzio, con domande di cui non ci interessa la risposta e risposte pronte da tirare fuori come una sigaretta per riempire un momento o un silenzio. Il punto quindi è che va bene comunque. Va bene ma anche no, ma va bene.

Risposte e non risposte che trovano la giusta collocazione nel clip del brano, girato da ANDREA DRAGONI.

“Volevamo sottolineare l’idea di incomunicabilità e della comunicazione che sta lì solo per riempire o, peggio ancora, per coprire cose mosse e tempeste sotterranee che abitano tutti quanti.

Immaginavo un video in cui la gente cantasse le parole della canzone mentre si parlava, come una confessione tra le righe. Io avevo una certa idea all’inizio che poi si è evoluta e si è trasformata grazie al contributo e alle conversazioni fatte con Andrea, il regista. È stato bello far venire fuori man mano il soggetto da quelle conversazioni.

Concepiamo “gli altri” come un’entità a volte troppo piatta, perché in fondo è così che ci presentiamo in società, limando i nostri spigoli aspri e le nostre stortezze, ma dietro il velo abbiamo più dolori in comune di quanto lasciamo trasparire, ci unirebbe di più mostrarli, sarebbe più facile riconoscersi. D’altronde un dolore comune unisce più di una gioia comune: sappiamo gioire davanti a tutti, ma nel dolore ci nascondiamo”.

Le gioie e i dolori confluiscono in un brano dolce e amaro, che ci dice che in fondo non siamo così sbagliati come pensiamo di essere, a volte.

“Avevo bisogno di una canzone che mi confortasse, che mi cullasse gli miei errori e le brutture, e mi dicesse che in fondo va bene così. E in fondo va bene anche questo non andarsi bene”






CABLE21

CABle21
CABle21
CABle21
CABle21



“Limiti” è il nuovo singolo die CABle21, dopo l’uscita dell’album “Simbolatria” nel 2023. Il pezzo è un road trip lungo i confini fisici e mentali che costellano e condizionano il nostro quotidiano. Il filo spinato si srotola davanti ai nostri occhi e non solo i rifugiati vi rimangono impigliati, ma anche le nostre certezze e la nostra morale da aperitivo e selfie. Il ritmo incalzante risponde all’ansia di sicurezza del protagonista del pezzo, impegnato ad alzare barriere per difendersi tra cavi elettrici e timbri in rilievo, fino a scoprire poi che il risultato del suo agire è solo una grande solitudine, da cui probabilmente non si potrà più separare. Il testo è stato ispirato da un fumetto pubblicato alcuni anni fa da Orlenz (CABle21) e Sergio Masala (SmasaLab). La copertina è tratta da una tavola di quel fumetto.Il brano è stato scritto dai CABle21 (Gazza, Zilva e Orlenz) e mixato e prodotto da Silvano Meneghelli.

I CABle21 ri-nascono nel 2021. Dopo che molti anni fa le esigenze di una vita da costruire avevano spento le luci sul gruppo originario, due dei componenti, GAZZA e ORLENZ, si sono rincontrati e, pur vivendo in luoghi molto distanti tra loro, hanno deciso di rimettersi a fare musica.

Da quel momento è stato subito chiaro che le vite e le esperienze alle spalle trovavano nella composizione dei pezzi il modo migliore di esprimersi, l’urgenza di dare suoni e parole a quello che circonda per entrare più profondamente dentro di sé e nel mondo. Le composizioni si sono susseguite di getto.

Poi c’è stato l‘incontro con ZILVA, bassista e appassionato di mixing e con lui il gruppo ha trovato un’altra sponda per avere un feedback su ciò che si produceva e la tecnica necessaria per completare i pezzi.

Terminato il primo album, la vena compositiva non si è arrestata e il gruppo continua a lavorare sempre più affiatato e determinato. La musica dei CABle21 trova le sue radici nel cosiddetto post-punk degli anni Ottanta e primi anni Novanta, ma in essa si trovano tracce di tutto ciò che la band ha ascoltato in questi anni e che si riconosce nei generi più svariati, perché i gioielli non hanno genere





GINTSUGI





GINTSUGI si è imposta nel panorama musicale con un’arte che trascende i confini convenzionali. Cantante, polistrumentista (pianoforte, elettronica, chitarra) e produttrice delle sue stesse creazioni, GINTSUGI scava nei recessi della sua anima emotiva, navigando sulla delicata linea tra esposizione e catarsi.

Il suo EP di debutto, prodotto con VICTOR VAN VUGHT (NICK CAVE, BETH ORTON), ha gettato le basi del suo suono singolare. YOAD NEVO, un virtuoso del mixaggio che ha lavorato per artisti del calibro di SIA e AIR, ha aggiunto il suo tocco artistico al singolo OUTSIDE, plasmandone ulteriormente l’identità sonora.

Il viaggio artistico di GINTSUGI l’ha portata dall’intimità del suo studio ai palchi di Italia, Francia, Svizzera e Germania. Ogni concerto è un’esperienza trasformativa, a riprova della sua capacità di catturare le emozioni più crude in ogni nota.

Nel 2021 collabora con LUCA PASTORE (SUBSONICA) per il video di BLIND, brano incluso nella compilation di ROCK TARGATO ITALIA 2021

L’imminente pubblicazione del suo primo album completo, prevista per l’autunno 2023 tramite SONO Music Group e BEAUTIFUL LOSERS RECORDS, segna un nuovo capitolo della sua odissea musicale.

Il nuovo album di GINTSUGI, THE ELEPHANT IN THE ROOM, è un viaggio coinvolgente nella psiche umana e abbraccia le profondità delle emozioni e delle esperienze umane. Con ogni testo, melodia e nota, GINTSUGI invita gli ascoltatori a osare e ad abbracciare le proprie imperfezioni, trasformando la vulnerabilità in una fonte di potere e autenticità.





NICTAGENA

Nictagena
NICTAGENA
Nictagena
NICTAGENA
Nictagena
NICTAGENA
Nictagena
NICTAGENA



Il nome NICTAGENA nasce vent’anni fa quando WALTER TOCCO incomincia a suonare la chitarra e a cantare: da allora non ha mai suonato in nessun’altra band che non fosse quella che ha creato.

Il nome è un chiaro riferimento alla pianta Bella di Notte che appartiene alla famiglia delle Nyctaginaceae dal quale il nome NICTAGENA. La caratteristica di queste piante è che i fiori si aprono al tramonto e si chiudono alla luce. Una specie di pianta guida per chi vuole esplorare oltre il risaputo e aprirsi alla conoscenza di nuovi mondi.

Tantissimi i componenti che hanno suonato con WALTER TOCCO fino al 2014. Tutto questo ha prodotto un ep dal nome SERIAL KILLER SOTTO STRESS nel 2011 con la RAHATI NOVER RECORDS e un disco dal nome RADIO DISORDINE nel 2014 con la TIPPIN THE VELVET dal quale è stato prodotto il video musicale del singolo SERIAL KILLER.

Se nel passato il nome è sempre stato legato al concetto di band in senso stretto, oggi NICTAGENA si presenta come uno spazio aperto dove i musicisti che accompagneranno WALTER TOCCO saranno scelti di volta in volta in base alle esigenze. Il punto di partenza è la formazione power trio con chitarra e voce, basso e batteria.

L’ultimo lavoro LUNATICA è stato prodotto e arrangiato insieme all’etichetta IMAKERECORDS di FRANCESCO TEDESCO. L’album è un viaggio tra i pianeti dove i sentimenti umani sono strettamente connessi con le caratteristiche di ogni pianeta del sistema solare, tanto che ogni brano del disco ha il nome di un pianeta.





WE ARE WAVES

WE ARE WAVES
WE ARE WAVES



I WE ARE WAVES sono una band post-punk italiana. Hanno pubblicato quattro album e una manciata di EP.

Il loro mix di melodie romantiche, synth retro e accordi dream-pop mescolati all’energia del post-punk ha permesso loro di guadagnarsi un importante seguito nei circuiti underground europei, portandoli a suonare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Belgio e Svizzera, suonando insieme a nomi come THE CHAMELEONS, FRONT 242, SHE PAST AWAY, SOVIET SOVIET, AUCAN, THETOXIC AVENGER e molti altri.

CAVE è il loro quarto album in studio, pubblicato da MEATBEAT RECORDS, DIRTYBEACH RECORDS e la canadese VELOURIA RECORDZ. Rappresenta un’evoluzione del loro sound in un mood più cupo e ruvido.

https://www.wearewaves.net