Nasce la prima produzione di birra artigianale a Tortona. Due soci, Andrea ed Alessandro, hanno creato una struttura dove da un lato avviene la produzione della Birra e dall’altro viene servita all’interno di un nuovissimo BrewPub.
VARV, duo composto da Andrea Cappi (tastiere) e Francesco Mascolo (batteria), è un progetto crossover dove il background jazzistico dei due musicisti viene spogliato dei suoi caratteri più classici e utilizzato per esplorare territori lontani, tra elettronica e progressive. I brani tendono a evocare realtà vagamente distopiche in cui parti scritte e intellegibili si alternano a momenti di manipolazione sonora e improvvisazione. Nel 2022 pubblicano il loro primo singolo Permeability. Ad aprile 2024 esce il singolo Limestone che anticipa il loro primo album Lowlands, edito dall’etichetta belga Off Record e uscito il 24 Maggio 2024.
Andrea Cappi è Pianista, tastierista e compositore. La sua passione per l’improvvisazione nasce frequentando i corsi di Giuseppe La Monica presso l’Accademia di Musica di Modena. Continua la sua formazione musicale presso il Conservatorio A. Boito di Parma dove studia con Alberto Tacchini, Roberto Bonati e Roberto Dani. Conclude il suo percorso in conservatorio presentando un lavoro su Thelonious Monk dal titolo “Thelonious Monk: spazio dissonante” a seguito del quale registrerà un disco intitolato “Crossing Monk” (2016, autoproduzione). Oltre ai corsi citati, partecipa a numerosi seminari. Particolarmente importanti quelli con John Taylor, Bruno Tommaso, Graham Collier, Marc Ducret e Federico Sanesi. Nel corso degli anni suona in vari contesti prediligendo il jazz e la musica improvvisata nelle sue varie forme e contaminazioni di genere.
Senza prestare molta attenzione alle classificazioni, inserisce nei suoi brani elementi da “ambienti musicali” differenti: elettronica, rock, funk e altro. Ha partecipato in veste di musicista, compositore e arrangiatore ad alcune importanti rassegne italiane come ParmaFrontiere, Novara Jazz Festival, Modena Jazz Festival, MiJazz, Il Jazz italiano per le terre del sisma. Nel 2015 fonda il trio FLOWN in veste di compositore principale e musicista. Con questo progetto incide il disco omonimo Flown (2019, SplascH Record). Dal 2018 fa parte del quartetto NOCTUA con cui pubblica l’album Wrapped in a lush dream (2020, autoproduzione). A suo nome, inizia nel 2019 la realizzazione di una serie di composizioni con una formazione in costante mutamento sia in termini di numero che di elementi: i primi due brani, realizzati in quartetto e editi come singoli, sono Hidden patches e First day of the year (2020, autoproduzione). Nel 2020 fonda il quartetto ANDREA CAPPI MULTIBOX con cui ha inciso l’album Eleven tokens, uscito a inizio 2022 per l’etichetta italiana Emme Record Label.
Francesco Mascolo si avvicina alla batteria sotto la guida di Luciano Galloni, attuale batterista di Nek. La passione per il jazz lo spinge ad intraprendere, dopo la Maturità, il percorso di Batteria e Percussioni Jazz al Conservatorio “L. Campiani” di Mantova, studiando sotto la guida di Marco Volpe, conseguendo il Diploma Accademico di Primo Livello con la votazione di 110/110 con lode. Ha partecipato a vari seminari tenuti da musicisti italiani ed internazionali tra i quali: Aaron Parks, Mike Moreno, Matt Brewer, Kendrick Scott, Stefano Bagnoli, Paolino Dalla Porta, Bebo Ferra, Fulvio Sigurtà, Enrico Merlin e alle Masterclass di Tom Harrell, Anthony Pinciotti, Jeremy Pelt e Chris Coleman Attualmente studia al Biennio di Batteria e Percussioni Jazz presso il Conservatorio di Musica “A. Pedrollo” di Vicenza sotto la guida di Pietro Tonolo, Paolo Birro, Mauro Beggio, Michele Calgaro, Federico Benedetti, Salvatore Maiore. Vanta collaborazioni con nomi importanti del panorama jazzistico italiano ed internazionale tra cui Achille Succi, Tom Kirkpatrick, Giampaolo Casati e Valentina Fin.
Suona e incide per: NOCTUA: progetto di musica crossover, pubblica l’album “Wrapped in a lush dream” nel 2020. SYNTAX 4ET: formazione che ha l’obiettivo di esplorare diverse tipologie di improvvisazione. Si esibiscono in diversi festival italiani tra i quali: Guastalla Jazz Festival, Mantova Jazz Young, Bassano City of Jazz e Dopo Il Rumore (Conservatorio di Vicenza). Il 29 dicembre 2022 pubblicano il primo album dal titolo “Studio di curvatura” per l’etichetta italiana Emme Record label. Nel 2024 rilasciano il loro secondo disco “spazio onirico collettivo”, con la partecipazione di Achille Succi, per l’etichetta italiana Splasc(H) Records. Nel 2022, con il progetto MICHELE ZANASI 5ET, si aggiudica il terzo premio della “Inner Urge Competition”, competizione internazionale rivolta a gruppi emergenti. Con la formazione SYNTAX 4ET vince il bando EncodER 2023, promosso dal Centro Musica di Modena e dalla Regione Emilia Romagna, grazie al quale partecipa ad una residenza artistica con il musicista italiano Achille Succi.
I nostri live prevedono l’esecuzione di parti e sequenze scritte e prestabilite che si alternano a situazioni estemporanee con spazi di libertà e improvvisazione
Sulla prosecuzione delle famose scogliere Cliffs of Moher, alte oltre 200 metri sul mare, dalle quali la vista spazio fino alle Isole Aran, si arriva a DOOLIN. Ci troviamo nella Contea del Clare, lungo la costa occidentale dell’Irlanda, DOOLIN è un piccolo borgo di mare davanti all’Atlantico. Ci sono tre pubs che risuonano tutte le sere al travolgente ritmo dei bodhrán (tamburi), dei tin whistle (flauti) e delle pipes (cornamuse). In alta stagione questi pubs è tanta l’affluenza che è difficile entrare. Isolato, lontano, difficile da raggiungere eppure c’è sempre il tutto esaurito. Perché proprio a DOOLIN? Nessuno lo sa. Domandate ai tre pubs, O’Connors, Mc Dermott’s, Mc Gann’s. Oggi DOOLIN è in Irlanda sinonimo di musica dal vivo.
LATINA e DOOLIN, il mare, il vento, il calore della gente, la musica, le forti passioni, i viaggi, le scoperte, il confronto, le letture, la pittura e la fotografia e quant’altro. Noi siamo qui anche per questo insieme a voi, l’Irish Pub DOOLIN è l’originale pub irlandese. Non solo una semplice birreria. Per tutti gli irlandesi è una seconda casa, una “public house” abbreviato pub, dove ci si trova con gli amici a tutte le ore del giorno, anche per fare due chiacchiere davanti ad una pinta di Guinness. Ci si rilassa ascoltando buona musica, si socializza. Questa è l’atmosfera che abbiamo cercato di creare per voi. Il tutto è stato concepito e realizzato in Irlanda e spedito in Italia. E qui da noi italiani e irlandesi hanno lavorato gomito a gomito per due mesi guidati da Massimo. Tutti i dipinti e le decorazioni sono opera del pittore irlandese Andy Regan di Longford e dei suoi collaboratori. Elena e Ferdinando ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto partito da un sogno. Slainté!
La formazione attuale dei CAZALE è il nome del progetto musicale, nato nel 2018, del sassofonista cesenate Paolo Gradari (ex Amycanbe) contestualmente alla pubblicazione del primo EP “This is This”, omaggio all’attore hollywoodiano, John Cazale. Nell’ottobre del 2022 i Cazale pubblicano il secondo full lenght, dal titolo “The Aunt’s House” per l’etichetta Open Productions. Live La Cantera (FC) Diagonal loft club (FC) Magazzino parallelo (FC) Magazzino sul Po (TO) Disorder Fest (SA) Arci Chinaski (MN) La Cima (AN) Hobo’s (RN) La Cereria (AP) Le Serre (BO) Bronson (RA) Treesessanta (FC) Podere Bislacco (RN)ra contest nazionali e live in rassegne.
Cazale si esibisce in trio: sax/clarinetto basso/elettroniche – basso – chitarra. Il live è accompagnato da visuals dell’artista USA Mark Regester
La formazione attuale dei MONA GRANT suona assieme da un anno. Nel 2023 abbiamo partecipato al contest Sanremo Rock, dapprima vincendo le semifinali all’Hard Rock Cafè, poi suonando alle finali al teatro Ariston. A gennaio è uscito il nostro primo singolo registrato agli Studi Hukapan di Milano con la collaborazione alla chitarra di Filippo Antonini, bluesman professionista. Questo anno abbiamo un calendario abbastanza denso di appuntamenti tra contest nazionali e live in rassegne.
La formazione è un quartetto. Per lo più eseguiamo nostri brani con l’aggiunta di diverse cover. L’impronta è quella di cantastorie, ci piace raccontare, ma senza escludere grinta e pathos.
GOLIARDO è lo pseudonimo di RICCARDO BUONO, classe 2003 proveniente dalla provincia di Napoli. Inizia ad appassionarsi alla musica verso i 13-14 anni, semplicemente provando a imparare a suonare la chitarra da autodidatta per passatempo, e più o meno ci riesce: forti le influenze di Beatles, David Bowie, Pink Floyd, Doors e Smiths prevalentemente in questo periodo.
Continua poi studiando pianoforte, ampliando il repertorio quindi anche a quello classico, con ispirazioni principali quelle di Satie, Liszt, Debussy, Ravel, Bach. Soltanto successivamente inizierà a scrivere musica propria col presupposto di non precludersi, a prescindere, a nessun genere musicale: indie, soft rock, surf punk, cantautorato, rap, pop, hyperpop, musica classica, elettronica.
La voce utilizzata in modo acceso, coinvolgente e comprensibile e la scrittura tanto psichedelica e liminale quanto diretta e sputata senza retorica sono le caratteristiche fondamentali della sua musica, che tenta di oscillare sempre tra l’estremo folle e rabbioso e quello invece più calmo, preciso e meditativo nel descrivere il dettaglio, dopo averlo osservato con attenzione.
Ad aprile 2024 esce il suo primo singolo “15”, pubblicato con BruTaLabel,
dalle sonorità indie ed elettroacustiche, che mette in luce già una bozza di tutte queste caratteristiche sopracitate.
La scelta del nome GOLIARDO ben si addice alla capacità di Riccardo di passare dall’ironia alla profondità con una certa spontaneità, ma in realtà ha a che fare con l’apprezzamento per una scrittrice italiana del ‘900, GOLIARDA SAPIENZA appunto, dopo la lettura del suo libro “L’arte della gioia”.
Quello su cui cerco di concentrarmi maggiormente, anche magari a discapito di una perfezione, precisione e pulizia totale ed esemplare, è il contatto col pubblico, empatizzare e coinvolgere, anche tramite improvvisazione e/o vero e proprio coinvolgimento diretto (qualche volta è capitato, quando ovviamente il contesto lo permetteva), permettendo quindi a tutti di poter essere protagonisti senza stare lì ad autoidolatrarmi.
SAO & THE BANDIGAS è una fusione che passa dalle radici americane di Sao e quelle italiane , creando un suono unico che fonde rock e ballate. La band è composta da Sao alla voce e chitarra acustica, Luca alla batteria, Nicola al basso e Fabio alla chitarra elettrica.
La loro musica esplora temi di autoriflessione, amore e sfide della vita, il tutto su uno sfondo di melodie orecchiabili e ritmi contagiosi. I testi di Sao sono introspettivi e poetici e attirano gli ascoltatori con la loro onestà e vulnerabilità. Il sound della band è un mix di elementi acustici ed elettrici. Sao & the Bandigas è un progetto nato per l’amore per la musica. Il risultato è una raccolta di canzoni che sono profondamente personali e universalmente riconoscibili, catturando le emozioni e le esperienze dell’anno passato in un modo che solo la musica può fare.
I nostri concerti live sono un’esperienza unica sia per noi ma con la promessa di emozioni forti e di musica coinvolgente per il pubblico
ORATIO è un progetto di canzoni che nasce intorno al 2006. La prima raccolta di canzoni disponibile su you tube al nome ‘Oratio e i pianeti’ non è mai stata pubblicata ufficialmente.
Tra i vicoli di Palermo nascono le prime nuove canzoni che andranno poi a comporre il primo disco ufficiale ‘Ora ti ho’ pubblicato nel 2009, come anche il successivo ‘Discorrendosenzaratio’ nel 2012 entrambi dalla palermitana Malintenti dischi. Sono gli anni della piccola scena siciliana di cantautori che negli anni sfoggerà grandi perle.
Nel 2013 viene pubblicato insieme a Nicolò Carnesi un ep di brani inediti “Non vado piu al mare” che verrà portato in giro in numerosi concerti in duo. Rhythm is a dancer e Mille volte l’anno sono due brani fuori dai dischi e presenti in due diverse compilation (Cantanovanta e il Natale non è reale) organizzate da Matteo Romagnoli per Garrincha dischi.
Oratio ripubblica a distanza di 9 anni nel 2021 due nuovi singoli, Ritorno in Sicilia (in compagnia di nuovo dell’amico N. Carnesi) ed Io tu e i miei amici, preludio all’uscita del nuovo disco Tropico del mare pubblicato per Manita dischi nel 2022 e registrato e mixato al Bluemoon studio di Firenze. È del 2023 Ho freddo al naso un ep dedicato alla musica di Enzo Carella in collaborazione con numerosi amici musicisti tra cui Dente, Nicolò Carnesi, Cipo, Luis Miranda. Nel luglio 2023 esce Vasto blu, brano scritto insieme ad Andrea Romano giovane talento di Barcellona pozzo di gotto.
In band o in duo/trio e ripercorrono i miei dischi e anche qualche cover amata.. Ultimamente suoniamo delle canzoni di E. Carella
DANIELE DE GREGORI è cantautore e chitarrista, pluripremiato nei maggiori Festival nazionali (Premio dei Premi ’22, Premio Bertoli ’21, Musica contro le mafie ’20, L’artista che non c’era ’20, Lunezia ’19) e con una lunga esperienza live nei migliori Club e teatri italiani.
Tra i maggiori esponenti della nuova scena indipendente, è stato invitato ad aprire i concerti di Enrico Ruggeri, Simona Molinari, Paolo Jannacci ecc. E’ apprezzato per il suo impegno sociale, in particolare sui temi dell’ecologia e della disabilità, per i quali è stato premiato dalla Rai e al Green Music Fest ’21. Nel 2023 è uscito il suo nuovo album “Cura” con GoodFellas, il cui singolo è già stato premiato al Roma Videoclip Indie 2023.
Lo spettacolo può essere in solo o in duo acustico con Lorenzo De Angelis, ampiamente collaudato in giro per l’Italia. In alternativa con lo storico chitarrista Lucio Bardi (Bennato/Fossati/ De Gregori/ Vecchioni/ Mannoia / Finardi ecc) con cui eseguo anche i brani storici da quest’ultimo incisi. Nelle location più adatte mi propongo in full band con possibili venature più elettriche e Indie Pop.
ANDREA LUPI è un cantautore romano. Si approccia alla musica da giovanissimo col clarinetto, dedicandosi in seguito alla tastiera e soprattutto al canto. Dopo le scuole medie inizia un progetto durato svariati anni, che lo porterà ad interessarsi alla scrittura e produrre due album, ad essere finalista nazionale del “Cantagiro” e di vari concorsi, oltre a fargli maturare un’intensa esperienza live che lo ha portato su svariati palchi romani e nazionali (tra gli altri quelli di Stazione Birra, Blackout, Zona roveri). Durante il 2020 sono uscite le sue cover “Eleanor Rigby” dei Beatles (in pieno lockdown) e “Stupendo” di Vasco Rossi. Nel 2021 parte il suo nuovo progetto solista, con i singoli “Frequentazioni migliori”, “L’influenza” e “Pioggia per favore“. Nel 2022 esce “Scarpe belle”, con il quale riprenderà, dopo la pausa dovuta alla pandemia, a esibirsi dal vivo. Dopo aver totalizzato oltre 870.000 ascolti complessivi su Spotify, nel 2023 inizia la collaborazione artistica con il produttore e manager Antonio Crea, con il quale pubblica il singolo “Vicoli e strade”.
Cerco di raccontare delle storie attraverso le mie canzoni e la mia voce, non disdegnando però l’inserimento di cover in scaletta, interpretate a modo mio. Posso portare live di diverso genere, da un più “intimo” piano-voce ad un vero e proprio concerto full band.